Conti correnti gratuiti con il Salva Italia. Caratteristiche e requisiti per poterne beneficiare

Sono diversi gli strumenti finanziari pensati per pensionati e famiglie a reddito basso, a partire dal nuovo conto base. In generale si tratta di conti correnti a zero spese per chi ha un reddito o una pensione bassa.

Si parte, come accennato, dal conto base che non prevede spese e bollo e con costi minimi per tutti coloro che hanno un indicatore di reddito Isee inferiore a 7.500 euro o una pensione fino a 1.500 euro al mese. Il conto corrente è previsto dal decreto Salva-Italia ed è stato presentato dopo la definizione della convenzione tra Abi, Tesoro, Bankitalia, Poste e associazioni dei prestatori dei servizi di pagamento.

Secondo il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, è uno “strumento di inclusione finanziaria e di lotta al contante. Speriamo che il conto di base aumenti il numero dei clienti bancari”. L’obiettivo è diminuire i costi per le fasce di popolazione con redditi medio bassi.

Due le tipologie di persone che potranno ricorrere a questa novità: la prima tipologia, chi ha un Isee sotto i 7.500 euro, avrà servizi gratis e sarà esente dal pagamento del bollo (che ammonta a 34,2 euro).

Il conto offre una emissione, rinnovo e sostituzione carta di debito; operazioni di pagamento attraverso carta di debito illimitate, 6 prelievi contante allo sportello, prelievi tramite ATM del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo illimitati, 12 prelievi tramite sportelli automatici (ATM) di altro prestatore di servizi di pagamento, operazioni di addebito diretto nazionale o SEPA illimitate, 12 pagamenti ricorrenti tramite bonifico con addebito in conto, 6 pagamenti effettuati tramite bonifico con addebito in conto, 12 versamenti contanti e versamenti assegni, 36 pagamenti ricevuti tramite bonifico (incluso accredito stipendio e pensione), 6 elenchi movimenti, una comunicazione da trasparenza (incluse le spese postali), 4 invii dell’informativa periodica (estratti conto e doc. di sintesi, incluse spese postali) con avviso di superamento del numero di operazioni incluse nel canone.

La seconda tipologia è rappresentata da coloro che percepiscono pensioni fino a 1.500 euro al mese: per loro il conto sarà gratis, prevederà però il pagamento dell'imposta di bollo e il conto offre una emissione, rinnovo e sostituzione carta di debito, operazioni di pagamento attraverso carta di debito illimitate, 12 prelievi contante allo sportello, prelievi presso sportello automatico (ATM) del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo illimitate, pagamenti ricevuti tramite bonifico (incluso accredito stipendio e pensione) illimitati, 6 elenchi movimenti, una comunicazione da trasparenza (incluse le spese postali), 4 invii dell’informativa periodica (estratti conto e doc. di sintesi, incluse spese postali) con avviso di superamento del numero di operazioni incluse nel canone.

Come si evince da queste offerte, il tanto annunciato conto zero spese effettivamente non esiste perché qualche costo il conto lo comporta comunque. La novità, infatti, non contengono l’ammontare degli importi ma solo il numero di operazioni gratuite, 12.

Ciò significa che le banche potranno applicare l'importo desiderato sui prelievi, rifacendosi, potenzialmente, sui conti correnti a zero spese di gestione. In pratica, un pensionato sotto i mille euro al mese, che si vede costretto a depositare i suoi soldi su un conto corrente e poi a ritirarli, magari tramite carta di credito, si potrebbe trovare di fronte a notevoli oneri, rappresentati, per l'appunto, dalle commissioni.

 

30/04/2012

 

Fonte: http://www.retearchitetti.it

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