Lo sfasamento dell’onda termica nelle costruzioni edilizie

Lo sfasamento è l’arco di tempo che serve all’onda termica per fluire dall’esterno all’interno attraverso un materiale edile. Maggiore è lo sfasamento, più lungo sarà il tempo di passaggio del calore all’interno ell’edificio. Lo sfasamento dunque è la differenza di tempo che intercorre tra l’ora in cui si ha la massima temperatura all’esterno e l’ora in cui si ha la massima temperatura all’interno, e non deve essere inferiore alle 8/12 ore; lo smorzamento esprime il rapporto tra la variazione massima della temperatura esterna  e quella della temperatura interna in riferimento alla temperatura media della superficie interna.


 

Il beneficio in termini di comfort nel periodo estivo è tanto maggiore quanto più elevati sono i valori di sfasamento e di smorzamento del flusso termico.

L’effetto della massa è di creare uno sfasamento tra il picco di calore esterno e quello interno, quello dell’isolante di attenuare l’intensità di tale picco. Se al limite avessi isolamento zero e sfasamento di 12 ore, avrei la superficie interna che raggiunge una temperatura max uguale al max esterno ma con un ritardo di 12 ore. Il max interno cadrebbe di notte e questo mi permetterebbe comunque di avere un certo controllo climatico sfruttando la ventilazione naturale, grazie alla minore temperatura dell’aria notturna.

La temperatura interna della parete può essere molto più alta della temperatura dell’aria esterna. Questo provoca situazioni non accettabili per il benessere e per i consumi energetici (per ricreare situazioni di abitabilità si devono azionare i condizionatori).
Per mantenere condizioni di comfort si può ricorrere alla massa o ad una particolare forma di isolamento. Dipende dalla fonte di calore (convettivo, conduttivo, radiante) e dalla sua trasmissione. La valutazione del fenomeno è complessa e non sempre la norma tiene conto dell’evoluzione tecnica dei prodotti.

20/05/2013

Fonte:

http://rominamontiarchitetto.wordpress.com

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