Potenzialità delle costruzioni in legno

Gli italiani amano meno il mattone. Non parliamo della crisi del settore immobiliare che pure si sta manifestando, ma della crescita dell’attenzione verso un materiale da costruzione che sembrava non appartenere più alla nostra cultura fino a poco tempo fa. Il legno.

Nel Nord Europa, infatti, le realizzazioni in legno fanno parte della cultura edilizia sia per ragioni storiche, sia per questioni d’approvvigionamento. Nei secoli scorsi, infatti, in quelle zone l’esigenza principale rispetto alle case era quella di favorire la mobilità abitativa di popolazioni principalmente dedite alla caccia, cosa che era consentita dal legno, mentre nelle regioni mediterranee, più stanziali in quanto dedite all’agricoltura, la scelta è stata quella del laterizio.


 

Nel secolo scorso, inoltre, il miglioramento e l’industrializzazione delle tecniche edilizie ha portato all’abbandono e al declino del legno anche per quelle parti edilizie, come le travature di tetti, pavimenti e soffitti e solo nell’ultimo decennio si è “riscoperto” il legno come elemento fondamentale per il mondo delle costruzioni, grazie alla crescente richiesta di materiali che consentano un maggiore efficientamento energetico degli edifici. E il legno sotto questo punto di vista è un vero protagonista.

Questo materiale consente la realizzazione di intercapedini che permettono di limitare l’ingombro delle pareti, liberando così superfici utili, ma anche di soluzioni costruttive le quali consentono una maggiore razionalizzazione sia degli impianti, sia degli isolamenti. La soluzione dei sistemi a sottostruttura, per esempio, consente la realizzazione di intercapedini utili per i passaggi degli impianti che sono sempre ispezionabili ed eventualmente modificabili, cosa che rende queste soluzioni ottimali anche per l’impiego nel settore del terziario.

Si tratta di una soluzione che abbatte notevolmente i tempi di cantierizzazione visto che grazie alla leggerezza degli elementi costruttivi questi possono essere prefabbricati in maniera parziale e poi assemblati sul posto. Altro sistema utilizzabile è quello della prefabbricazione dei pannelli portanti che in questo caso possiedono l’isolamento termico come parte integrante e consentono di superare le rigidità dei sistemi basati sul calcestruzzo.

 

Legno Vs Acciaio

Per quanto riguarda le performance del legno rispetto ai materiali edilizi “tradizionali” il paragone è di sicuro a vantaggio di quest’ultimo. La trasmittanza termica, per esempio, che è di 5,88 W/(m2K) per una parete esterna di cemento normale di 10 centimetri, valore che scende a 1,06 W/(m2K) per quanto riguarda una parete di legno massiccio dello stesso spessore, mentre per quanto riguarda la conduttività termica il legno batte il calcestruzzo con 0,040 W(m K) per il legno e 2,000 W(m K) per quanto riguarda quest’ultimo.

Altro luogo comune da sfatare è quello delle “scarse” caratteristiche meccaniche del legno utilizzato come elemento strutturale. A fronte di una sua maggiore leggerezza, ha un peso specifico di 500 kg/m3 , contro i 2.000 kg/m3 del cemento armato e i 7.800 kg/m3 dell’acciaio, il legno possiede un’efficienza prestazionale (E/f) per le strutture, pari a quella dell’acciaio.

Il legno lamellare, infatti, ha un E/f di 470, contro i 480 dell’acciaio e i 1.250 del calcestruzzo. Ciò spiega perché Renzo Piano abbia utilizzato il legno nella realizzazione della copertura del Parco della Musica a Roma e anche perché questo materiale sia stato impiegato in altre realizzazioni innovative come il nuovo terminal crocieristico di Brindisi e la Nuova Fiera di Rimini.

Sul fronte degli incendi il legno utilizzato come elemento strutturale smentisce più di un luogo comune. Durante una prova realizzata nel 2007 in Giappone presso il Building Research Institute di Tsukuba, nell’ambito del progetto SOFIE realizzato dal Cnr Ivalsa, (Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree) è stata effettuata una prova d’incendio su un edificio di tre piani realizzato con pannelli di legno massiccio a strati incrociati. L’incendio, partito da una stanza con un carico d’incendio doppio rispetto a quello possibile in una comune stanza d’albergo, dopo un’ora non solo non aveva intaccato elementi strutturali dell’edificio ma non si era propagato ad altri locali ed è stato semplice estinguerlo con degli idranti, mentre per quanto riguarda i danni si è trattato di deterioramenti facilmente riparabili.

Circa la potenzialità del legno sul mercato si deve tenere conto del fatto che, secondo una ricerca effettuata da Promolegno, associazione per la promozione della cultura del legno in Italia voluta dalle associazioni imprenditoriali del settore, ogni dodici edifici costruiti in Italia uno è in legno e si tratta di un trend in crescita. Nel 2005, infatti, le nuove case in legno sono state 1.000, nel 2010 5.000 e dovrebbero salire, secondo le stime, a 7.500 nel 2015.

E potenzialmente non si tratta di edilizia “piccola” come quella delle abitazioni singole.

 

18/12/2012

Fonte:

http://www.tekneco.it

 

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