Energia

Con il decreto Cresci Italia 2012 viene liberalizzato il mercato del gas

La principale novità introdotta dal decreto “Cresci Italia” nel settore energetico riguarda la separazione fra la distribuzione del gas, l’ENI e Snam Rete Gas, la società detentrice della rete di distribuzione, che gestisce 37 mila chilometri di tubature, divise in Rete Nazionale di Gasdotti (8800 km) e Rete di Trasporto Regionale (oltre 22600 km.)[1]. L’obiettivo del governo è quello di garantire condizioni di accesso alle infrastrutture di trasporto del gas pienamente concorrenziali, così da permettere una maggiore libertà di accesso a nuovi operatori.

Nel decreto è stato però inserito solo l’obbligo di separazione del controllo delle infrastrutture di distribuzione detenute dalla holding Snam, che comprende la distribuzione con Italgas, la Sogit, addetta allo stoccaggio del metano e l’impianto di rigassificazione di Panigaglia, dalla società di gestione, l’Enel. Le modalità con cui avverrà la separazione saranno oggetto di studio e fissate in un prossimo decreto del Presidente del Consiglio entro 6 mesi.

La Progettazione Illuminotecnica Ecosostenibile consente di accrescere la cultura illuminotecnica con particolare attenzione al risparmio energetico ed all'inquinamento luminoso

Che ruolo hanno i progettisti nel ridurre l’inquinamento luminoso? Visto che gli effetti delle immissioni luminose inquinanti dipendono dalla direzione di emissione degli apparecchi di illuminazione e dal modo che hanno le diverse superfici di distribuire la loro luce nelle varie direzioni, risulta fondamentale minimizzare il più possibile l’emissione verso l'alto degli apparecchi, per ridurre l’effetto delle immissioni luminose in atmosfera. Una progettazione coscienziosa dovrebbe inoltre massimizzare la frazione della luce emessa dall'impianto che viene realmente utilizzata per illuminare la superficie (chiamata “Utilanza”) in modo da ridurre al minimo la luce dispersa nelle aree circostanti.

Raffronto principali caratteristiche (durata media, efficienza, costo) delle lampadine presenti sul mercato

Da un po’ di tempo stanno scomparendo sempre di più le classiche lampadine di casa per essere sostituite con quelle a basso consumo. Molti le avranno ricevute a casa. Ma sono l’unica alternativa possibile per poter risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica? Vediamo e confrontiamo le caratteristiche dei vari tipi di lampadine attualmente sul mercato e cerchiamo di farci un idea su come usarle al meglio per risparmiare energia elettrica.

Consigli ed esempi pratici per ridurre il costo dell’illuminazione senza diminuire la luminosità e senza cambiare abitudini

L'illuminazione incide per il 15-20% sulla bolletta dell'elettricità di ogni famiglia. Pochi però sono consapevoli che la spesa può essere facilmente ridotta a un quarto senza cambiare abitudini e a parità di luminosità interna.

La soluzione è molto semplice, è sufficiente sostituire le lampade ad incandescenza con quelle a maggiore risparmio energetico. Facciamo qualche calcolo. Le lampade a risparmio energetico hanno un costo iniziale più alto ma permettono anche un forte risparmio sulla bolletta. Il prezzo iniziale si ammortizza pertanto in breve tempo. Durano di più. Una lampada fluorescente ha una durata media di 8000 ore, otto volte maggiore rispetto ad una normale lampada ad incandescenza. Sono più efficienti. Trasformano in luce il 20% dell'elettricità rispetto al 4% delle tradizionali lampade ad incandescenza. Detto in altri termini, una vecchia lampadina disperde il 96% dell'elettricità consumata in calore e soltanto il 4% per illuminare una stanza, viceversa una lampada fluorescente di pari potenza illumina cinque volte di più a parità di consumo.

Cosa sono e come funzionano gli impianti solari termici? Guida alle caratteristiche tecniche, principi funzionamento, componenti e costi

Il solare termico è una tecnologia usata da molto tempo (fin dagli inizi dell'800) per la produzione di acqua calda. L'energia solare termica è la risorsa ideale per ridurre il consumo di energia tradizionale attraverso l'utilizzo di una fonte inesauribile: il sole. 
Il dispositivo base: "il collettore solare" è costituito da un corpo nero assorbente entro il quale può scorrere un fluido (con la funzione di captare l'energia irradiata dal sole attraverso la superficie scura e trasferirla sotto forma di energia termica al fluido) e una copertura selettiva trasparente sulla parte esposta al sole (con la funzione di limitare le dispersioni per irraggiamento verso l'ambiente esterno), tutto racchiuso in un un contenitore opportunamente isolato sulle pareti laterali e sulla parete opposta a quella di ricezione della radiazione.

Conviene installare un impianto solare termico? Analisi costi installazione, manutenzione e tempi di recupero investimento con esempi pratici

In media, per una famiglia tipo, i tempi di ritorno dell’investimento si aggirano sui 5-10 anni manutenzioni comprese, cosa questa che permette, dopo tale periodo, di andare in attivo rispetto alla bolletta energetica che avremmo pagato nel caso avessimo un impianto di tipo tradizionale. Si prevede che con il passare del tempo questi tempi di attesa per il recupero dell'investimento iniziale calino vertiginosamente in quanto il costo dell’energia "tradizionale" è previsto in costante aumento e quello delle tecnologie per il solare in calo grazie all'espansione del mercato stesso e all'adozione delle economie di scala da parte dei produttori. 
In ogni caso il tempo di ritorno (pay-back time) diminuisce sensibilmente se si progetta l'impianto solare termico in fase di costruzione dell'immobile.

Classificazione e costi impianti fotovoltaici: impianti non integrati, impianti integrati, impianti parzialmente integrati

Gli impianti fotovoltaici non integrati sono cosiddetti perchè appunto non si integrano armoniosamente con le strutture o superfici che li ospitano. Trattasi di impianti generalmente realizzati a terra o anche su parti strutturali di edifici quali terrazzi, falde, aggeti, pensiline e/o elementi di arredo urbano e viario. 
I pannelli solari sono installati in maniera non complanare alle superfici su cui sono fissati. Generalmente hanno un impatto maggiore dal punto di vista estetico e quindi non sono gradevoli alla vista. Per questo genere di impianti le tariffe incentivanti sono inferiori rispetto alle tipologie integrati e parzialmente integrati.

Mercato energia elettrica. Cosa è il mercato libero, quali sono le procedure per accedervi e quali vantaggi assicura?

Ogni consumatore può decidere da quale venditore acquistare energia elettrica per uso domestico.

Il passaggio al mercato libero avviene in automatico quando si sottoscrive un’offerta per la fornitura di energia elettrica proposta da un’azienda diversa dalla società esercente la maggior tutela. Il servizio di maggior tutela è quel servizio fornito a condizioni contrattuali ed economiche stabilite da AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas). Passare al mercato libero significa dunque sottoscrivere una delle offerte commercializzate dalle società di vendita che operano in concorrenza tra loro.

Tecniche isolamento esterno edifici: pareti verticali a cappotto, coperture a tetti caldi e tetti rovesci, vantaggi e svantaggi

La tecnica dell’isolamento esterno per ridurre la quantità di calore scambiata dall’edificio con l’esterno, consiste nell’avvolgere completamente l’edificio nell’isolante. In questo modo, a differenza di quanto accade nel caso di isolamento interno, non viene ridotta la superficie interna del fabbricato. L’isolamento esterno, per le pareti verticali,  è detto isolamento a cappotto. Quando invece è applicato alle coperture, distinguiamo tetti caldi e rovesci a seconda che l’impermeabilizzazione si trovi al di sopra e al di sotto o solo al di sotto dell’isolante.

Mercato libero energia: in cosa consiste, caratteristiche, pro e contro

Il decreto di liberalizzazione del mercato elettrico (il cosiddetto "decreto Bersani"), datato 19 febbraio 1999, ha sancito l'inizio dell'apertura del mercato elettrico italiano in applicazione della Direttiva Comunitaria CE 96/92. Con la liberalizzazione completa del mercato elettrico per tutte le Partite IVA si è aperta una nuova fase per gli utenti elettrici italiani.

Un mercato liberalizzato si basa su tre condizioni:

-       una domanda libera di scegliere,

-       un'offerta concorrenziale,

-       un accesso alle reti garantito a condizioni di parità fra operatori.

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