Energia

Panoramica completa sulla produzione di energia elettrica in Italia: fonti energetiche primarie impiegate

Energie non rinnovabili

La produzione non rinnovabile italiana è costituita esclusivamente dalla produzione di energia attraverso la combustione di combustibili fossili in centrali termoelettriche (a meno di produzione di quantità di energia meno significative attraverso la combustione di biomassa). Tale aliquota costituisce il 77,4% della produzione totale nazionale, il 70,7% dell'energia elettrica richiesta e al 67,1% del fabbisogno nazionale lordo.

Previste certificazioni per i biocarburanti sostenibili da parte dell’Unione Europea

Esistono diverse tipologie di biocarburante: quelli che consumano suoli e materie prime commestibili e quelli che favoriscono lo sviluppo sostenibile. Il sistema di certificazione dei biocarburanti sostenibili varato dalla Commissione Europea in questi giorni favorisce proprio la produzione di quei combustibili che rappresentano una valida alternativa a quelli fossili, favorendo un sano ciclo del carbonio, preservandone i terreni che ne sono ricchi, come quello delle foreste tropicali e, riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Panoramica completa sulla produzione di energia elettrica in Italia: potenza istallata e richiesta, consumi

In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all'utilizzo di fonti non rinnovabili (come il carbone, il petrolio e il gas naturale) e in misura minore con fonti rinnovabili (come lo sfruttamento dell'energia geotermica, dell'energia idroelettrica e dell'energia eolica); il restante fabbisogno viene coperto con l'acquisto di energia dall'estero, trasportata nel paese tramite l'utilizzo di elettrodotti.

Energie rinnovabili in Italia: convenienza, limiti, valutazione economica

La densità superficiale dell’energia solare a livello del suolo è bassa. Il suo valore medio annuale nella fascia temperata può andare pressappoco da 1200 a 1900 kWh/m2/anno (chilowatt ora su metro quadro/anno) che corrispondono rispettivamente a 3,3 e 5,2 kWh in media al giorno. Questo comporta in generale che lo sfruttamento delle fonti rinnovabili richieda grandi superfici per gli impianti di captazione con notevole impegno di territorio determinando così un alto costo dell’unità di energia secondaria (termica, elettrica, ecc.) prodotta e rendendo difficile il raggiungimento della competitività economica.

Cosa è lo scaldacqua a pompa di calore?

Lo scaldacqua a pompa di calore è un prodotto ancora relativamente poco conosciuto in Italia, complice anche l’uso diffuso del gas in ambito urbano. Di fatto, la diffusione nelle case degli scaldini a gas ha consentito già di mitigare sensibilmente i consumi di corrente elettrica legati al vecchio scaldabagno elettrico.

Un ulteriore aiuto all’ambiente e alle nostre tasche, deriverebbe dalla diffusione di un’altra modalità di riscaldamento dell’acqua per uso domestico: il boiler a pompa di calore, o più diffusamente conosciuto come scaldacqua a pompa di calore o anche scaldabagno a pompa di calore.

Breve guida su installazione, utilizzo e manutenzione dello scaldacqua a pompa di calore

Nella scelta della pompa di calore occorre considerare:

-        le caratteristiche climatiche del luogo dove viene installata

-        le caratteristiche tipologiche dell’edificio

-        le condizioni di impiego.

Le caratteristiche climatiche hanno importanza soprattutto qualora la sorgente fredda sia l’aria esterna: si può infatti avere, durante il periodo invernale, la formazione di brina sull’evaporatore, con conseguente cattivo scambio termico. Per ovviare a questo inconveniente la pompa di calore è in genere comunque dotata di un dispositivo di sbrinamento (ad esempio una resistenza elettrica).

Quanto incidono gli sprechi energetici e le inefficienze sul consumo di energia

Attualmente il potenziale di risparmio energetico conseguibile grazie all'efficienza energetica è molto maggiore del contributo derivante dal ricorso a qualsiasi fonte alternativa. Riteniamo che in uno scenario dove la priorità venisse data all'efficienza energetica ed alla riduzione degli sprechi la domanda di energia globale sarebbe sensibilmente inferiore a quella stimata, e solo in questa prospettiva le rinnovabili porterebbero un sensibile miglioramento economico e ambientale. Sottolineiamo che questa dovrà essere comunque una via obbligata e senza una rapida inversione di rotta ci troveremmo a breve ad affrontare periodi di black out energetico.

Guida fonti energia rinnovabili: tipologie, impieghi, dettagli

Vi proponiamo un approfondimento sulla questione aperta delle energie pulite e rinnovabili

Ma cosa sono leenergie rinnovabili?Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono “esauribili” nella scala dei tempi “umani” e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.

Innovazioni e ricerche nel settore energetico delle rinnovabili

In Italia, le fonti tradizionali costituiranno il principale serbatoio energetico ancora per molti anni. E, per quanto si sia fantasticato a lungo sulla 'prossima' fine del petrolio e nonostante la difficolta' a soddisfare la domanda in costante aumento, seguiteremo a convivere con la dipendenza da barile per qualche decennio.

Proprio recentemente l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha stimato in 70 anni le riserve mondiali. Secondo Scaroni il nostro pianeta avrebbe la disponibilita' di riserve chiamate "sicure" di oltre un miliardo di barili. A queste si aggiungerebbero le riserve "probabili" e quelle "possibili". Per un totale di circa cinque miliardi di barili di petrolio. Inutile, cosi, farsi troppe illusioni su rapidi cambiamenti epocali dettati dalle 'magnifiche sorti e progressive' della Green Energy.

Guida alla lettura della bolletta energetica

Il costo complessivo della bolletta elettrica è costituito da alcuni fattori principali: quota energia,quota relativa al servizio di reteonere generale di sistema e tutte le tasse e imposte annesse.

L’energia incide per il 60 per cento sulla bolletta elettrica

La quota energia, ovvero il prezzo dell’energia, è il componente che maggiormente incide sull’importo totale della bolletta. L’incidenza per un fruitore medio è di circa il60 per cento del totale. In particolare è il costo che si riferisce alle spese sostenute dal venditore per l’acquisto e la vendita dell’energia elettrica all’utente finale.

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