Italia all’avanguardia nelle strutture e nelle modalità di gestione della rete elettrica (smart grid)

Il sistema energetico sta profondamente cambiando da alcuni anni e ancora di più cambierà in futuro: la spinta verso una maggiore efficienza energetica, la crescente diffusione delle fonti di energia rinnovabile intermittenti, l’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi gli utenti.

La risposta del sistema elettrico a questa evoluzione si chiama smart grid: si tratta di una serie di interventi migliorativi della struttura e modalità di gestione della rete elettrica che consentono di renderla più flessibile, efficiente, affidabile e pronta a combinare questi diversi elementi.

I vantaggi sono doppi: da una parte l’esercente può contare su una maggiore capacità di osservazione dello stato del sistema (attraverso sensori e sistemi di misura tra i quali primeggiano i contatori elettronici) e abilitare possibilità di intervento remoto e automatico. Il comune utente, invece, può comprendere meglio conto dei propri profili di consumo e renderli più intelligenti, limitando l’assorbimento nei periodi di scarsa disponibilità di energia e consentendo un maggior prelievo a fronte di una offerta più importante.

Ma a che punto siamo in Italia con la diffusione delle smart grid? Secondo un recente documento elaborato da Rse, il quadro non è negativo, anzi: il nostro Paese detiene un primato di conoscenze e competenze nel settore dell’applicazione di tecnologie e approcci innovativi sulla rete, grazie alla consolidata esperienza derivata dall’applicazione e esercizio di contatori elettronici installati presso milioni di utenti e alla capillare diffusione di procedure di automazione e protezione di rete.

Non solo: secondo quanto si legge nel documento “l’applicazione capillare dei contatori elettronici è stata in realtà un solo tassello del piano di sperimentazione e modernizzazione che ancora è in corso e ha permesso di consolidare una filiera industriale e di ricerca che ha pochi rivali a livello internazionale” .

Il documento, inoltre, evidenzia la vivacità del mondo della ricerca e l’interesse degli operatori e delle amministrazioni pubbliche su questi, testimoniata dal lancio e dalla realizzazione di progetti dimostrativi a Milano, Genova, Torino, Bari e in numerose altre città italiane.

20/02/2014

Fonte:

http://www.tekneco.it

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