Mercato energia elettrica. Cosa è il mercato libero, quali sono le procedure per accedervi e quali vantaggi assicura?

Ogni consumatore può decidere da quale venditore acquistare energia elettrica per uso domestico.

Il passaggio al mercato libero avviene in automatico quando si sottoscrive un’offerta per la fornitura di energia elettrica proposta da un’azienda diversa dalla società esercente la maggior tutela. Il servizio di maggior tutela è quel servizio fornito a condizioni contrattuali ed economiche stabilite da AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas). Passare al mercato libero significa dunque sottoscrivere una delle offerte commercializzate dalle società di vendita che operano in concorrenza tra loro.

Ogni consumatore può decidere liberamente da quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica per le necessità della propria abitazione.

Chi esercita questo diritto entra appunto nel mercato libero. È il cliente, spiega AEEG, a decidere quale venditore o quale tipo di contratto scegliere e quando eventualmente cambiarli selezionando un’offerta che ritiene più interessante e conveniente. Si tratta di una scelta volontaria, che non prevede alcun obbligo, precisa l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. 

È opportuno precisare che la liberà di scelta riguarda solo le imprese venditrici di energia elettrica. Non è infatti possibile cambiare l’azienda che assicura la distribuzione dell’elettricità attraverso linee fino alle abitazioni, perché questo servizio non è convenientemente replicabile e rimane affidato a società che operano con tariffe fissate dall’Autorità. 

Modalità, costi e tempi di attuazione del passaggio al mercato libero

Per passare al mercato libero si deve quindi scegliere una nuova offerta per la fornitura di energia elettrica, sottoscrivere un nuovo contratto e chiudere quello precedente tramite recesso
. Spetta al nuovo venditore inoltrare la richiesta di chiusura del vecchio contratto alla società che si intende lasciare. 

Il passaggio effettivo al mercato libero, ovvero alla nuova fornitura, si realizza in tempi compresi tra uno e due mesi. La nuova fornitura di energia elettrica parte nel momento in cui il nuovo venditore ha compiuto tutti gli atti necessari per la gestione degli aspetti tecnici e commerciali del passaggio. Il nuovo venditore deve comunicare la data prevista per il passaggio effettivo al momento della firma del contratto. Il termine massimo di preavviso per il recesso dal vecchio contratto di fornitura è di un mese a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il vecchio venditore ha ricevuto la comunicazione di recesso. Un esempio: se il vecchio venditore riceve la comunicazione di recesso il 2 gennaio, il termine massimo decorrerà dal 1° febbraio. 

Spetta sempre al nuovo venditore sottoscrivere e gestire gli atti necessari per garantire il trasporto e la consegna dell’elettricità fino al contatore del cliente
. La lettura viene eseguita dal distributore qualche giorno prima del passaggio effettivo, per consentire al vecchio venditore di emettere l’ultima bolletta.

 

25/06/2012

Fonte:

http://gadget.wired.it