Cosa sono, come funzionano e quanto si può risparmiare istallando una pompa di calore

Ridurre i costi della bolletta per il riscaldamento è l’obiettivo di tutte le famiglie italiane. L’offerta di impianti e terminali sempre più efficienti, che consentono di spendere meno con un occhio attento ad evitare gli sprechi e a ridurre le emissioni inquinanti, è molto ampia e variegata. Si va dalle caldaie a condensazione, che stanno soppiantando quelle tradizionali, agli impianti a biomasse legnose fino ai termocamini e ai pannelli radianti e ai ventilconvettori.

Tra le soluzioni disponibili c’è anche quella delle pompe di calore, considerate da molti una soluzione con grandi prospettive. Questi sistemi prelevano l’energia solare indiretta presente in aria, acqua o terreno e la trasformano in energia termica per soddisfare il comfort dell’edifico, sia estivo che invernale. Per fare questo, la pompa consuma una quantità di energia primaria inferiore a quella dei sistemi tradizionali, in media il 50% in meno.

Nel caso delle pompe elettriche, solo circa il 25% di energia elettrica consente di coprire il 100% del fabbisogno di energia termica per la climatizzazione (fonte ANIMA Co.Aer). E qui sta la convenienza: meno consumi significa meno costi in bolletta e minor tempo di ammortamento dell’impianto, che mediamente si aggira intorno ai 3 anni.

In più, queste tecnologie possono essere usate anche per il raffreddamento estivo (quindi un unico impianto per più funzioni) ed integrare altre fonti rinnovabili, come il solare termico e fotovoltaico, per aumentare l’efficienza del sistema.

 

Efficienza e risparmio

La combinazione con il fotovoltaico e il solare termico, infatti, permette di utilizzare le radiazioni del sole anche in forma diretta: il solare termico copre parte del fabbisogno di acqua calda sanitaria e in alcuni casi offre anche un’integrazione al riscaldamento mentre il fotovoltaico, producendo l’energia elettrica, rende il sistema combinato funzionante con il 100% di energia rinnovabile.

“I sistemi in pompa di calore a ciclo annuale sono sistemi completi che sfruttano l’energia solare in tutte le sue forme. Esistono numerosi dati di impianti reali che confermano i risparmi di energia ottenibili e i tempi di ammortamento, che a seconda dei casi consentono in 1-3 anni di rientrare degli eventuali maggiori costi iniziali e di avere risparmi considerevoli per i rimanenti 12-15 anni di ciclo vita dell’impianto. Questi sistemi sono in linea con il trend del futuro che vede edifici intelligenti, che consumano poca energia grazie ad involucri edilizi sempre più efficienti ed impianti che generano il comfort tutto l’anno utilizzando prevalentemente energia rinnovabile”.

Per avere un’idea dei risparmi ottenibili basta dare un’occhiata ai dati di funzionamento di un impianto in una casa monofamiliare, sistema che sfrutta dal 75% al 100% di energia rinnovabile per coprire le esigenze di riscaldamento, raffreddamento, rinnovo e purificazione aria e acqua calda sanitaria.

“In tre anni abbiamo rilevato una riduzione del 41% del consumo medio annuo di energia primaria e delle emissioni indirette di CO2 e meno 36% del costo medio annuo dei consumi rispetto al sistema tradizionale con caldaia, split e recuperatore a flussi incrociati considerato come alternativa in fase progettuale. Le pompe di calore alla base del sistema,  integrano il bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria e tutti gli elementi per il collegamento ai pannelli solari termici in modo da sfruttare anche l’energia solare diretta per la produzione di acqua calda”. Inoltre, l’unità di controllo connessa al sistema permette la programmazione oraria zona per zona, la personalizzazione dei livelli di comfort e l’ottimizzazione dell’uso dell’energia.

In Italia il clima di tipo mediterraneo favorisce ulteriormente un’edilizia basata sui sistemi in pompa di calore per il contributo notevole di energia rinnovabile che possono offrire.  A favorire questo tipo di edilizia virtuosa stanno nascendo esempi di attenta progettazione del sistema edificio impianto, che consente finalmente bassi costi di realizzazione anche per case in Classe A o A+.

Un esempio viene dalla riqualificazione del complesso residenziale Borgo Morandi di Solarolo, dove l’installazione della pompa aria-acqua elettrica, ha permesso di ottenere la Classe CasaClima A+. Le abitazioni, infatti, consumano dal 50 all’80% in meno rispetto a quelle con impianti tradizionali a combustione.

 

25/05/2012

Fonte:

 

http://www.retearchitetti.it

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