Diffusione del minieolico in aumento in Italia
Gli aerogeneratori di piccola taglia, aumentati negli ultimi anni, sono destinati a conoscere un ulteriore sviluppo grazie alle novità normative.
L’eolico è, probabilmente, la fonte rinnovabile che più divide il fronte ambientalista: gli aerogeneratori di grandi dimensioni sono spesso accusati di avere un impatto negativo per il territorio e, soprattutto, per il paesaggio. Il tortuoso iter burocratico dei progetti e la progressiva riduzione degli incentivi hanno rallentato lo sviluppo del grande eolico tradizionale nel nostro Paese. Ultimamente, invece, sta crescendo l’attenzione e l’interesse di privati e compagnie per il minieolico, ossia gli aerogeneratori per la produzione di energia elettrica di taglia più ridotta (compresa fra 1 e 200 kW).
Alla fine del 2011, in Italia la potenza complessivamente installata in impianti mini eolici aveva raggiunto i 13 MW (il 2% del totale mondiale) distribuiti in circa 300 installazioni. In particolare nel 2011 si è assistito a un vero e proprio balzo di questo tipo di impianti, con ben 9,1 MW di nuova capacità.
Per il futuro le prospettive dovrebbero essere ugualmente positive, come ammesso dalle associazioni di categoria del settore. Il D.M. del 06/07/2012 prevede infatti un’incentivazione molto appetibile, pari a 0,291 €/kWh per gli impianti eolici connessi alla rete elettrica di potenza compresa tra 1 e 20 kW e di 0,268 €/kWh per gli quelli di potenza compresa tra 20 e 200 kW (Tariffa Fissa Omnicomprensiva).
Anche all’interno del minieolico, in una logica del tutto simile a quella delle altre fonti rinnovabili, le installazioni piccolissime sono dunque maggiormente favorite dal sostegno statale. Ecco perché il minieolico per uso domestico (microeolico), ossia macchine di potenza compresa tra 1 a 5 kW, sinora poco diffuso, potrebbe conoscere un buon sviluppo nel prossimo futuro, in considerazione anche degli obblighi sull’utilizzo di fonti pulite in edilizia.
Secondo un’analisi dell’Enea, la convenienza economica di questo tipo di installazioni è strettamente legata alla producibilità energetica annua dell’impianto e, quindi, alle caratteristiche di ventosità del sito di installazione. Il microeolico è quindi economicamente conveniente solo se installato correttamente in siti idonei, dove cioè risulti una velocità media annua, alla quota di installazione della macchina, non inferiore ai 5 metri al secondo e preferibilmente superiore ai 6 m/s, che permetta almeno 1600-1800 ore di funzionamento annuale. Per quanto riguarda i costi, per potenze da 1 a 5 kW, siamo più o meno nell’ordine dei 5.000 euro per kW (superiore, quindi, a quelli del fotovoltaico).
16/02/2013
Fonte:
http://www.tekneco.it
