Attestato qualificazione energetica edifici

Parlando di efficienza energetica e risparmio non si può non considerare il grande ruolo svolto dall'edilizia, soprattutto considerando quanto le nostre città siano inquinate e quanti problemi in termini di costi e di salute ci crea l'inquinamento. Nel nostro ordinamento esiste una normativa nazionale, oltre a molte leggi regionali, che stabilisce i criteri e le modalità per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Obiettivo della normativa è quello di favorire l'integrazione nell'edilizia delle fonti rinnovabili, sia per alleggerire il peso energetico dalle fonti fossili che per rispettare gli obiettivi comunitari in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni. Nei giorni scorsi abbiamo visto anche come questa normativa sia migliorabile e come il nostro Paese sia indietro in questo campo, sopratutto rispetto alle direttive europee.

Caposaldo della vigente normativa nazionale è sicuramente la certificazione energetica, che prevede due diversi attestati :

 

  • l'attestato di qualificazione energetica
  • l'attestato di certificazione energetica

 

L'ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA
Questa certificazione svolge il ruolo di controllo, a edificio completato, del rispetto in fase di costruzione o ristrutturazione, delle prescrizioni volte a migliorare le prestazioni energetiche. Non prevede l'attribuzione di una classe energetica e può essere redatto e validato da un tecnico abilitato alla progettazione o alla realizzazione dell’edificio, non necessariamente terzo od estraneo alla proprietà

 

L'ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA
Questa certificazione ha il compito di informare l'ac
quirente circa le prestazioni energetiche e il grado di efficienza energetica dell'immobile. La normativa prevede che l'attestato di certificazione energetica debba contenere elementi necessari per permettere al consumatore acquirente di valutare e confrontare la prestazione energetica dell'edificio. Ma non solo, il certificato deve anche dare informazioni utili all'acquirente al fine di poter programmare gli interventi necessari per la riduzione dei consumi energetici.
Perciò obiettivo del legislatore è quello di introdurre nelle ipotesi di valutazione dell'acquirente un nuovo parametro di convenienza. Creare insomma una domanda competente, che possa portare nel tempo ad elevare la richiesta di immobili efficienti dal punto di vista energetico. Aspetto questo, che non deve essere sottovalutato se pensiamo che uno stesso appartamento di 120 mq di classe energetica G (bassa qualità) avrà un costo per le sole spese di riscaldamento superiore di quasi 2000 euro , rispetto ad uno di classe B (buona qualità).
L'attestato di certificazione energetica ha validità temporale massima di dieci anni e deve essere rilasciato da tecnici esperti e accreditati, terzi rispetto alla proprietà dell'immobile. Il certificato dovrà essere aggiornato nel caso vengano effettuati sull'immobile interventi di ristrutturazione che ne modifichino le prestazioni energetiche.

 

E' bene sapere che il valore dei consumi riportato nel certificato è convenzionale e non reale, questo per fornire un valore oggettivo che sia indipendente dal comportamento dei consumatori che abitano l'immobile e dalle condizioni climatiche che possono verificarsi in un particolare anno. Per cui il valore indicato nel certificato può non coincidere con quanto si spenderà in energia, in quanto il valore effettivo dipenderà dalle abitudini di consumo.

 

CHE INORMAZIONI CONTIENE IL CERTIFICATO

In base a quanto indicato nella normativa il certificato energetico deve contenere le seguenti informazioni

  • L'oggetto del certificato, cioè a quale unità abitativa si riferisce (appartamento, edificio)
  • I valori globali e parziali relativi alla prestazione energetica dell'edificio.
  • i valori vigenti a norma di legge ed i valori di riferimento
  • la classe energetica dell'unità immobiliare
  • Alcune raccomandazioni per la minimizzazione dei consumi energetici
  • I riferimenti del soggetto che ha effettuato la certificazione
  • Le metodologie e gli strumenti utilizzati dal soggetto che ha effettuato la valutazione

Questo è quanto, secondo la normativa, serve al consumatore per poter effettuare scelte responsabili di acquisto (o di affitto) rispetto alla certificazione energetica dei consumi.
In chiusura ricordiamo che l' Attestato di Certificazione energetica di un immobile è indispensabile per gli atti notarili di compravendita dal 1º luglio 2009 e dal 1° luglio 2010 anche per i contratti di locazione.


Ricordiamo inoltre che: l'attestato energetico è parte della documentazione necessaria per ottenere l'accesso alle detrazioni del 55% sul reddito IRPEF. Per sapere quali edifici sono obbligati ad avere l'attestato di certificazione energetica e chi sono i soggetti abilitati a redigere il certificato la certificazione energetica  consigliamo il nostro articolo sull'argomento .

 

05/07/2010

Fonte: http://www.blogrisparmio.it

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