Evoluzione tecnologia dispositivi informatici personali. Tablet, PC, Smartphone e Cellulari saranno sostituiti da un solo dispositivo?
L’evoluzione della tecnologia è veloce e intensa, forse più veloce dell’immaginazione di chi cerca di comprendere questo mondo così frenetico. Segue strade sue, magari lontane da quelle tracciate da chi lavora nel settore. La prova di tutto questo sta nel raffronto tra e aspettative di cinque o quattro anni fa e il presente.
Un tempo, il centro della vita ‘informatica’ di un individuo era il Pc, adesso un centro vero non esiste. Pc, tablet, smartphone: sono tutti dispositivi che vengono solitamente utilizzati con uguale intensità, perché tutti e tre rispondono a esigenze diverse sia per quanto riguarda lo spazio di fruizione (es. casa o mobilità) sia per quanto riguarda i motivi della fruizione (es. lavorare o navigare).
E pensare che c’è stato un tempo, a dire il vero molto vicino, in cui si pensava all’avvento inesorabile di un device unico che avrebbe gettato nel dimenticatoio telefonini e computer.
L’oggettino miracoloso sarebbe dovuto assomigliare a una specie di ‘super-smartphone’. Nonostante il senno di poi, c’è ancora indecisione sul fatto che quella previsione fosse stata frutto di una ponderazione concreta o del semplice invaghimento per i ‘telefonini intelligenti’, all’epoca in piena ascesa. Certamente il dispositivo definitivo, nella mente di chi lo concepiva, doveva fare riferimento al cloud come spazio per dati e software, ma doveva altresì godere di uno storage offline all’altezza.
In questa prospettiva, i problemi di sincronizzazione – che attualmente occupano buona parte dei pensieri dei produttori – sarebbero quasi scomparsi: l’unico ‘legame’ da intrecciare sarebbe stato quello tra dispositivo e rete cloud.
La prospettiva non si è avverata. I dispositivi continuano a essere molti e tutti in grado di competere l’un l’altro. Pc, tablet e smartphone sono lunghi dall’unificarsi in un unico ‘aggeggio’ capace di esaudire le esigenze di contesto (indoor vs outdoor) e di funzionalità. Integrazione, dal punto di vista strettamente hardware, è lontana. Come mai?
La risposta è data dalle strategie aziendali. La predizione del paradiso monodevice era stata realizzata in tempi in cui la Apple dominava al 100% il mercato dei dispositivi mobili (tablet e smartphone touchscreen). Adesso che il mercato è più frammentato e altre compagnie si sono ritagliate spazi importanti per vendere le loro ‘tavolette’ e i loro ‘cellulari intelligenti’, pochi hanno voglia di fare il passo decisivo: se tutti i tipi di device vendono, per quale motivo un’azienda dovrebbe smettere di produrli?
L’unica speranza, in questo senso, è dettata dalla Microsoft. La compagnia di Redmond non fa soldi con l’hardware e dunque dai suoi dipendenti potrebbe venire qualche novità sul fronte del monodevice. Il tentativo di creare una GUI (Interfaccia Grafica) unica per tutti i dispositivi rappresenta un timido passo verso questo obiettivo – ancora, forse, nemmeno dichiarato.
24/04/2012
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