Guida alla tecnologia bioclimatica: edifici bioclimatici

Per edificio bioclimatico si intende un organismo edilizio in grado di soddisfare il proprio fabbisogno energetico per la climatizzazione degli ambienti con l’utilizzazione di sistemi solari passivi che non prevedono pertanto impianti. Fattore essenziale per un riscaldamento passivo è l’esposizione massima alla radiazione solare e quindi il fronte più ampio dell’edificio deve essere rivolto a Sud.

Il riscaldamento passivo degli ambienti sfrutta il comportamento selettivo, rispetto alla radiazione solare, proprio del vetro che è in grado di intrappolare all’interno dell’ambiente la radiazione termica dei raggi solari (effetto serra).


 

E’ pertanto fondamentale avere sulla parete a Sud un’ampia superficie vetrata che nei climi freddi deve rappresentare almeno un terzo della superficie abitata: 0.30 Mq. di Sup. vetrata per Mq. di calpestio.

Altro fattore determinante per migliorare il comfort abitativo è la riduzione delle dispersioni termiche riducendo le superfici vetrate sul fronte a Nord, aumentando il grado di isolamento delle superfici disperdenti (pareti, tetti), creando delle zone filtro a Nord tra gli ambienti abitati e l’esterno che facciano da cuscinetto termico. I corridoi, gli spazi di servizio, i magazzini, i servizi igienici e tutti gli spazi accessori che non vengono abitati in modo continuativo dovrebbero essere prevalentemente disposti a Nord. I muri perimetrali e i tetti dovrebbero disporre di un intercapedine d’aria dello spessore massimo di cm. 10 per attenuare le dispersioni termiche.

Un ruolo importante è giocato dai colori delle superfici captanti: colori scuri (rosso, marrone, ecc.) aumentano la capacità di accumulo di calore delle superfici interne, mentre colori chiari all’esterno aumentano l’albedo e se disposti su superfici che riflettono all’interno la radiazione solare aumentano il guadagno termico.

Per evitare che il calore catturato durante il giorno venga disperso durante la notte è necessario disporre di masse termiche di accumulo per immagazzinare calore da cedere nelle ore più fredde. A tale scopo si utilizzano le pareti ed i solai ed ogni altro elemento strutturale che abbia adeguata capacità termica. La muratura in mattoni, il calcestruzzo ed i muri di terra sono tutti materiali adatti a garantire un adeguato accumulo termico. Un muro di blocchi di terra dello spessore di cm. 25 è in grado di garantire un accumulo di calore idoneo a limitare le oscillazioni di temperatura nell’arco delle 24 ore.

 

Fonte: http://www.retearchitetti.it

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