Notevole riduzione dei consumi assicurata dagli impianti integrati solare termico e caldaia a condensazione

Integrare i due impianti vuol dire risparmiare mediamente il 50% sul consumo del gas e migliorare il funzionamento dei pannelli. Se invece non ci si può collegare all'impianto a gas esistente allora bisogna inserire nel serbatoio una resistenza elettrica di almeno 1 kw con termostato tarato a 40 gradi centigradi.

Il funzionamento è semplicissimo: nei pannelli solari (o collettori solari) scorre uno speciale liquido che esposto al sole si scalda. All'interno dell'abitazione viene installata una centralina elettronica di controllo che misura contemporaneamente la temperatura del liquido e la temperatura dell'acqua contenuta all'interno di un serbatoio coibentato. Quando il liquido nei pannelli è più caldo dell'acqua si attiva una pompa di circolazione che porta il liquido a uno scambiatore all'interno del serbatoio.

 

Qui avviene lo scambio di calore e l'acqua si scalda. A seconda della temperatura che l'acqua raggiunge subirà una stratificazione e poi verrà inviata ai radiatori o ai rubinetti. La pompa gira finché il liquido dei collettori è più caldo dell'acqua del serbatoio.

 



Quando questo scambio non può avvenire perché non c'è sufficiente radiazione solare, interviene la caldaia a condensazione, che porta l'acqua in temperatura con un consumo di combustibile molto basso. 

La caldaia a condensazione è in grado di utilizzare al meglio il calore della combustione, minimizzando le dispersioni con risparmi interessanti. L'idea che sta alla base della caldaia a condensazione è quella di utilizzare il calore contenuto nei fumi grazie a tecniche che consentono di trasmetterlo all'acqua, riscaldandola. Le caldaie a condensazione sono quindi in grado di utilizzare anche questo calore, raffreddando i fumi fino al "punto di rugiada". I fumi diventano così freddi che è possibile utilizzare una semplice tubazione di plastica come canna fumaria.
Grazie allo sfruttamento della combustione, nelle migliori caldaie si riescono ad ottenere rendimenti superiori al 100%.

Grazie alle caratteristiche costruttive della caldaia a condensazione (modulazione, sonde, programmi di gestione della temperatura, accumulo di calore all’interno del serbatoio a stratificazione), quando si sostituisce una caldaia tradizionale con una a condensazione è possibile sceglierne una di potenza inferiore; si ha quindi una prima diminuzione dei consumi del 15% c.a.

In un'abitazione dove è installata una caldaia tradizionale di qualità da 30 kW è possibile la sostituzione con una caldaia a condensazione da 25 kW.
Tenendo conto inoltre del maggior rendimento della caldaia a condensazione rispetto alla caldaia tradizionale, il risparmio può raggiungere e superare il 30%.
Completando il sistema con l'integrazione di pannelli solari (risparmio medio 25-30%) è possibile ottenere risparmi del 60% e più.

20/10/2012

Fonte:

http://www.retearchitetti.it

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